Negli ultimi anni una delle lauree che si sta rivalutando è quella in Scienze motorie, anche in seguito alla crescente richiesta di nuove figure professionali, che non si occupino solo di attività relativa allo sport, ma anche come supporto nel trattamento di particolari patologie motorie.

La durata del corso è di tre anni e prevede oltre alla didattica in presenza, tutta una serie di attività pratiche e di tirocini, da tenersi presso strutture convenzionate, gli studenti vengono seguiti da docenti competenti sia in ambito tecnico sportivo, che in quello educativo e preventivo.

Si tratta di un percorso completo, infatti oltre a studiare non solo educazione fisica, si trattano altre materie, come: biologia, anatomia, chimica, fisiologia, psicologia, biochimica, lingue, fisica e molto altro.

Dopo la laurea sono diverse le opportunità di lavoro, sia negli ambiti pubblici che in quelli privati, come ad esempio nelle scuole insegnando educazione motoria, ma anche nelle palestre o nelle organizzazioni sportive.

Ma si può operare anche come esperto di attività motorie per bambini, anziani e disabili, o come professionista dell’attività ludica e ricreativa nelle cooperative sociali o come gestore di palestre, club sportivi, centri benessere o nei vari settori dove si promuove il benessere tramite l’attività fisica.

Al termine del triennio vi è inoltre la possibilità di proseguire gli studi, con un corso di laurea magistrale della durata di due anni, per specializzarsi in un determinato settore.

La facoltà di Scienze motorie non è a numero chiuso, pur tuttavia per potersi iscrivere bisogna superare un test, che ha valore di selezione, solo se il numero dei partecipanti eccede il numero programmato dall’ateneo.

Dopo aver superato tutti gli esami ed aver presentato la tesi, si diventa a pieno diritto dei professionisti e tecnici delle attività motorie e sportive