Oggi vi vogliamo parlare di un particolare fucile che attrae sempre più appassionati: i fucili a pompa.I fucili a pompa sono tra le tipologie di arma da fuoco più utilizzate e fruibili per la pratica della caccia (secondo classificazione delle nuove norme C3). Un po’ più lenti dei semiautomatici, alla fine dei conti però la differenza si limita al tipo di caricamento.
Ecco nel dettaglio le caratteristiche di questo tipo di armi e le loro modalità di utilizzo.
I fucili a pompa, la scelta “classica” di chi si avvicina alla caccia
I fucili a pompa più comuni sono dotati di calciatura normale, canna lunga 51 cm su una lunghezza totale di un metro. Si tratta di un’arma da fuoco lunga quasi sempre a canna liscia che utilizza, per portare una nuova cartuccia in camera (di calibro 12), un meccanismo a “sistema scorrevole”. In seguito sono stati costruiti i semiautomatici per maggior comodità ma la differenza più rilevante alla fine è solo nel caricamento manuale.
Infatti nei fucili a pompa l’impugnatura frontale –chiamata astina- viene fatta scorrere all’indietro, in modo così da eliminare la cartuccia già esplosa permettendo il riarmo, incamerando quindi una nuova munizione dal serbatoio. Lo standard prevede sei colpi a disposizione più uno in canna. Per i fucili a pompa utilizzati a scopo venatorio in realtà si procede ad eseguire una piccola modifica che riduce la disponibilità a soli due colpi. Questo tipo di risultato si può ottenere utilizzando una bacchetta di plastica o legno nel serbatoio. Questa modalità di caricamento ne rallenta leggermente i tempi della prestazione ma è pur vero che, non essendo presente lo spreco di gas del semiautomatico per caricare la cartuccia, si può affermare che i fucili a pompa sfruttano in modo migliore la potenza del colpo. Da considerare inoltre la maggior sicurezza di poter caricare una nuova cartuccia solo dopo aver visto l’espulsione della precedente: non si rischia quindi in alcun modo il famigerato colpo in canna.
Va precisato che alcuni particolari modelli funzionano a pompa cosiddetta “invertita”, in quanto la fase di riarmo compie un movimento avanti – indietro e invece di far indietreggiare l’otturatore permette di far avanzare la canna.
Le canne dei fucili a pompa hanno una strozzatura cosiddetta “a tre stelle”, il che presenta vari vantaggi: permette di sparare cartucce anche non sottodimensionate, per alcuni tipi di caccia risulta più adeguata perché contribuisce ad una più ampia rosata dei pallini e infine consente di utilizzare anche cartucce dissuasive.
Gli altri vantaggi dei fucili a pompa.